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venerdì 29 ottobre 2010

A Venezia come a Napoli

Durante il mio ultimo weekend in trasferta, ho gironzolato per Venezia, con lo scopo di visitare la stupefacente Biennale d'Architettura (mostra davvero affascinante anche per chi non è del mestiere).
Ma non ci si aspetta mai di ritrovarsi davanti ad uno spettacolo del genere nell'elegante e ricercatissima città veneta..
Anche i veneziani, che tra gli italiani ritengono di essere una le comunità più distinte e raffinate, stendono il loro bucato in strada..o peggio ancora direttamente sui canali della laguna!
Tutto il mondo è paese!

Th urban fashionist

venerdì 15 ottobre 2010

Che sia benedetta la moda che ci mantiene volubili e leggere, anche quando vorremmo essere profonde.

Cosa piace fare alle donne? Di quale attività estremamente nociva e distruttiva ci occupiamo troppo spesso?
Sviscerare, discutere fino alla distruzione di ogni tutti quegli argomenti, anche superflui, che facciamo diventare pesanti. Perché? Masochiste, autolesioniste?!
La categoria femminile troppo spesso viene additata  per quella voglia continua di parlare.. parlare.. parlare con le nostre amiche o peggio ancora con i nostri uomini di ogni situazione importante o meno importante che sia, fino a renderla una cosa gigantesca!!!
Liberiamoci di questo pregiudizio sulle donne e parliamo meno!
Dedichiamo i nostri sforzi e il nostro tempo a noi stesse, per sviluppare i nostri pensieri e le nostre idee, senza doverle condividere per forza con qualcuno. Sogniamo ed agiamo, sentiamoci libere dal doverci giustificare con qualcuno per le nostre azioni, ma facciamole e basta.
La moda può essere espressione, veicola il nostro essere. Ci permette di sperimentare e cambiare. Ci rende libere di essere leggere e superficiali anche quando invece vorremmo essere profonde.
Diciamoci la verità.. a volte vorremmo semplicemente allontanarci dal lavoro, dai problemi quotidiani, dalla triste cronaca e concederci una  salutare seduta di shopping per placare le nostre ansie e rendere tutto più leggero..
The urban fashionist

giovedì 14 ottobre 2010

CHEAP&CHIC in the city n° 3...animali a piede libero

Si vocifera che qualche leopardo..leone..e gepardo..con passo felpato si siano insinuati nei nostri guardaroba..bisognerebbe averne più paura!
Non sempre indossare magliette con stampe fatte direttamente nella giungla, o colli inverosimili da vere regine leonesse..o peggio ancora mucche travestiste da borse, sia sempre una buona idea!

Ed ecco a voi la borsa muccata...inguardabile!!! Non è accettabile un accessorio del genere in città abbinato a qualsiasi tipo di abbigliamento..magari in una fattoria...Muuuuuuuuu


Trovo invece molto carina la maxi shirt leopardata abbinata a leggins e ballerine.
Morale della favola animale si, ma senza abusarne!


Vorrei mostrarvi ancora un gran personaggio incontrato in questi giorni..

Scarpa da tennis datata 1989..
Maglione di lana AZZURRO fatto dalla nonna ai ferri..
Foulard ROSA annodato in gola come se fosse una corda per impiccarsi..
Zaino e borsa NON classificati..

Nella giungla cittadina così non puoi sopravvivere..

a presto

The urban fashionist

martedì 12 ottobre 2010

The matter of Style

"Pochi hanno maledetto la guerra per la carenza di stoffe pregiate. Coco è tra quei pochi. Ma per la sua attitudine ad andare avanti comunque, per la sua flessibilità nell'adattarsi a soluzioni più audaci, se la cava assai meglio rispetto alla quasi totalità dei concorrenti che in quei mesi tentano di sopravvivere sul mercato producendo alta moda.

Il problema è soprattutto orientato sulla quantità di stoffe disponibili. Data la difficoltà di assicurarsene, si rischia di dover rallentare la produzione. Un colpo di fortuna e un tocco di genio aiutano Coco. Chiacchierando con la fidata Adrienne, le torna in mente il caso di un industraile protagonista di un cattivo affare. Costui di nome Rodier, aveva acquistato un enorme quantitativo di jersey, sperando di venderlo a sua volta ai fabbricanti di moda. Ma gli era rimasto tutto nei magazzini, interamente invenduto perchè considerato un tessuto povero, scadente e assolutamente inadeguato a confezioni di pregio. Dopo una trattativa sul giusto costo del materiale, la prima consegna di jersey arriva all'atelier Chanel. Coco si rinchiude nel suo laboratorio per capire cosa può tirare fuori dal quel tessuto. Quella maglia rasata, ottenuta con un lavoro di aghi, non è affatto semplice da lavorare. E infatti i primi tentativi la scoraggiano. Ma uscire da lì dentro senza almeno un risultato decoroso sarebbe una evidente sconfitta. No, impossibile.
La difficoltà che trova col jersey è tutta nel dare curve al disegno dell'abito, specie sui fianchi. La soluzione è semplice, banale. Basta eliminare ogni evidenza al punto vita. E se questo vuol dire una nuova piccola rivoluzione del gusto, al diavolo tutte le prudenze. Meglio così. Per sperimentare la novità, disegna su se stessa il primo esemplare, una tecnica che del resto usa molto spesso. E' una giacca tre-quarti che fila via completamente dritta all'altezza della vita. Un modello che non ha precedenti, nel taglio e nel tessuto. Ma è Chanel". Tratto dal libro "Chanel Una vita da favola" di A. Signorini


In passato.. come oggi, quello che conta è solo lo stile!

The urban fashionist

domenica 10 ottobre 2010

La moda è la raffinatezza che corre davanti alla volgarità e teme di essere sorpassata.

Quello che indossiamo diventa la nostra seconda pelle, comunica, come
il nostro corpo, al resto del mondo chi siamo. Quando riflettiamo su
un nuovo tatuaggio da fare, ci pensiamo bene, cerchiamo idee o meglio
ancora ci facciamo influenzare nella scelta da un'esperienza o da
emozioni provate.

Allo stesso modo quando ci confrontiamo con il nostro guardaroba
dovremmo poter ritrovare il nostro essere, le nostre esperienze e i
nostri cambiamenti.
I jeans dismessi in fondo all'armadio sono il simbolo della nostra
crescita, della nostra evoluzione e del nostro passato.
Quando sul nostro corpo appare un nuovo tatuaggio e' importate tanto quanto un
cambiamento nel nostro stile e quindi nel nostro essere. Con lo stesso
impegno con cui scegliamo quello che per sempre resterà sulla nostra
pelle, dovremmo selezionare quello che decidiamo di indossare perchè farà parte del nostro modo di essere.

The Urban fashionist

lunedì 4 ottobre 2010

CHEAP&CHIC in the city n°2

Eccoci a una nuova e avvincente puntata di cheap&chic.
La mia prima vittima:
Maxi-pull beige abbinato a larghi e sformati pantaloni militari..no no non ci siamo..
Borsa di ecopelle decorata con bottone in legno e trecce...ma dov'è stato comprato questo scempio?!
Il maxi-pull sarà ancora molto utilizzato quest'inverno, ma abbiniamolo ai leggins, oppure a jeans superattillati, il tutto completato da uno stivale alto o da un tronchetto (vedi post Tronchetto-mania).
Sulla borsa non ho molto da dire..absolutely cheap.
Ragazze ricordate che avere una bella borsa, possibilmente di uno stilista, può totalmente valorizzare il vostro look, qualsiasi cosa voi indossiate.

Ci piace molto la giacca in pelle grigia abbinata a pantaloni neri e maglia a righe. Le scarpe si vedono poco ma sono alte quanto basta a valorizzare questo look casual. Promossa!

Ancora una paio di foto per il vostro diletto..

Aaaahhhhhh che cos'è quella?!! Non può essere una gonna!!! non c'è bisogno di un commento eloquente direi..ma care fashionist se nel vostro guadaroba c'è qualcosa che somiglia a questa..allora bruciatela!


Assolutamente adorabile il tronchetto in pelle con dettaglio psichedelico abbinato ad un look total black.

The urban fashionist

venerdì 1 ottobre 2010

Tronchetto-mania

Sono il must del prossimo inverno! Le scarpe che ognuna di noi deve assolutamente avere per guadagnarsi qualche punto nel  fashionometro. Sono  stati pubblicati articoli su ogni testata di moda che si rispetti: questa è la stagione del  boots alla caviglia, detto volgarmente tronchetto.
Verrà riproposto in tutte le salse, di pelle, scamosciato, con pelliccia, antipioggia, con tacchi supervertiginosi, con le borchie. In una seduta di shopping non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Io stessa ne ho già acquistati due paia: nere e impermeabili DKNY (che adoro!) e la classica e sempre elegante francesina rivisitata di Manas.  
Poche semplici regole ragazze:  il tacco deve assolutamente esse alto e di conseguenza la qualità della scarpa elevata. Resto sempre convinta del fatto che comprare “tante” scarpe a poco prezzo non è mai un’ottima scelta.  Per una vera fashionist è fondamentale avere borse e scarpe di ottima qualità, che abbinate ad un guardaroba misto danno sempre un ottimo risultato. E poi quello che ci mettiamo ai piedi è importantissimo!
Indossate i boots con i jeans, con i leggins o con calze coprenti, ma attenzione..a meno che non abbiate lunghe e sottili gambe da fenicottero eviterei l’abbinamento con minigonne o shorts (altro must della stagione) perché ricordatevi che il “tronchetto” può stroncare ;-)
The urban fashionist