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venerdì 31 dicembre 2010

IT BAGS - Le borse più desiderate del 2011

Ancora per qualche mese potremmo sfoggiare quanto di meglio gli stilisti hanno proposto per quest'autunno-inverno 2010/2011..

Coco Cocoon  by Chanel


Diva bag by Roberto Cavalli

Le sempre desiderate e intramontabili Balenciaga Classic Bags


Lily Twist by D&G


Tillie Bag by Mulberry


Alcune delle borse più desiderate della prossima primavera-estate 2011...
Vietato non averne almeno una!


Doctor-bag in denim by Prada


Bauletto Madison by Gucci


Hermes Birkin - Versione spring-summer 2011..la borsa che non passa mai di moda


Lady Dior


The urban fashionist


lunedì 20 dicembre 2010

Work style

Durante le impegnative sedute di shopping, pronta con la carta di credito in mano, mi ritrovo davanti al dilemma "lo potrò indossare o no in ufficio?"
Perchè purtroppo non tutti i pezzi del nostro guardaroba sono adattabili allo stile professionale.


Io che indosserei jeans strappati, borchie e tacchi estrosi tutti i giorni, negli ultimi anni ho dovuto adattare il mio armadio e il mio modo di fare shopping al semi-rigore di aziende ed agenzie.
Sono riuscita però a non scalfire il mio stile, a non limitarmi nell'acquisto delle cose che mi piacciono, anche se confesso che a qualche appuntamento con i clienti mi son piegata alla dura legge dei pantaloni classic...una vera signorina ;-) senza mai rinunciare alle mie scarpe però!
Fortunatamente Zara e H&M ci danno la possibilità, a prezzi abbordabili, di acquistare golfini standardizzati e adatti ad ogni occasione e quei capi da indossare solo una stagione, ma che nei giorni critici del "non so cosa indossare" fanno sempre comodo.
Ma la cosa fondamentale è non cedere mai, utilizzare sempre accessori, scarpe ed vestiti immancabili per il vostro stile. Distinte si, in certe occasioni, ma mai banali!
Un'immagine molto triste è chi si presenta ai colloqui vestita come se dovesse fare la prima comunione... durante un colloquio dimostriamo chi siamo e in pochi minuti dobbiamo esprimere, non solo a parole, il nostro valore, una missione davvero difficile.
Presentarsi con il banale abbigliamento da colloquio è la cosa più sbagliata che possiate fare. Mostra la vostra insicurezza, mostra che avete bisogno di nascondervi dietro un modo di vestire formale e che non vi appartiene.
Siate voi stesse e indossate anche un paio di jeans se vi fa stare bene..questo non vuol dire essere sciatte o poco eleganti..anzi. I jeans indossati con una bella scarpa dal tacco alto, abbinati ad una giaccia di buona qualità, sdrammatizzata con t-shirt, bastano per fare del vostro abbigliamento una presentazione perfetta.

The urban fashionist

venerdì 17 dicembre 2010

Prima o poi sarai mia!!

Balenciaga bag


Cristobal Balenciaga
Nato nel 1895, durante l'infanzia spesso aiuta la madre, cucitrice, ed all'età di dodici anni comincia a lavorare come assistente di un sarto. Durante l'adolescenza, la marchesa di Casa Torres, importante nobildonna della sua città, diventa sua cliente e protettrice. La marchesa invia il giovane Balenciaga a Madrid, dove apprende l'arte della sartoria.(Di fatto, Balenciaga fu uno dei pochi stilisti a disegnare, tagliare e cucire da solo le proprie creazioni.)
Balenciaga ottiene un ottimo successo in Spagna come designer, che gli permette di aprire una boutique a San Sebastián, nel 1919, a cui ne seguono altre a Madrid e Barcellona. La famiglia reale spagnola e l'aristocrazia apprezza particolarmente le creazioni di Balenciaga, ma la guerra civile spagnola lo costringe a chiudere le sue boutique, e a trasferirsi a Parigi. dove apre la propria casa di moda nel 1937.
Il successo però non arriverà prima della fine della seconda guerra mondiale. Il culmine del successo di Balenciaga arriva nei primi anni sessanta grazie ad una reinterpretazione del classico abito impero. Nel corso degli anni cinquanta e sessanta, il nome della casa di moda Balenciaga si consolida definitivamente nel campo dell'alta moda. Tuttavia nel 1968, con l'avvento del Pret-a-porter, Balenciaga si ritira,  pur rimanendo di grande ispirazione per successivi stilisti di fama internazionale come Oscar de la Renta, André Courrèges, Emanuel Ungaro, e Hubert de Givenchy. attualmente il marchio Balenciaga è in mano a Nicolas Ghesquière, e fa parte del gruppo fiorentino Gucci.
Balenciaga muore a Valencia nel 1972.

the urban fashionist

giovedì 16 dicembre 2010

CHEAP&CHIC IN THE CITY n°4

That's absolutely cheap...

Leggins indossati con le Hogan e i calzini bianchi corti..


Ballerine decorate di paillettes indossate con calzini viola e pantaloni viola... 

Scarpe antinfortunistiche, jeans maschili e impermeabile rosso..


Maxi-gonna da zingara rosa, anfibi scamosciati, k-way e borsa a tracolla di tela ...

The urban fashionist

lunedì 6 dicembre 2010

Natale da Tiffany

Genio del lusso, genio del natale o genio del marketing che sia, Tiffany ha regalato alla città di Milano un albero di natale meraviglioso.
Le polemiche legate al consumismo, che caratterizza questa festa e i suoi simboli, si son sprecate sui giornali. Ma il risultato è evidente. Piazza Duomo è fantasticamente addobbata!!
La neve fa da cornice ad uno spettacolo natalizio che commuove.
A nessuno sfugge che la più famosa azienda del gioiello darà il 9% dei ricavi in beneficenza (e si tratterà sicuramente di una cifra esorbitante). Quindi basta critiche..è natale!
Che il fine sia commerciale o no, sfido chiunque dal non restare affascinato da questo meraviglioso albero e dal non desiderare che Babbo Natale quest'anno consegni un pacchettino verde firmato Tiffany & Co. ;-)

The urban fashionist

mercoledì 24 novembre 2010

A "GAP" in Milan

Finalmente uno dei miei più amati marchi d'oltre Oceano è sbarcato a Milano!
L'apertura di GAP in Corso Vittorio Emanuele mi ha resa felicissima! E ovviamente sabato ho sfidato la pioggia, il freddo, la fila e la ressa per trascorrere un pò di tempo nei tre piani del negozio.
Oltre la collezione firmata VALENTINO, che ha dei capi davvero notevoli (ne ho provati un paio che voglio assolutamente comprare, tra cui una gonna militare e una felpa davvero chic), GAP ha sicuramente portato in città un pò di modelli e tessuti a noi italiani non molto conosciuti. La moda americana non sempre è scadente e questa ne è la dinostrazione.
E non finisce qui! A dicembre 2010 è prevista l'apertura della sorellina minore, Banana Republic, altro marchio statunitense che adoro, esattamente accanto all'attuale location di GAP.
Siete curiosi di sapere cos'ho comprato?
Eccoleeeeeee



Stupende no?!
Fanno parte di una collezione design in limited edition..come potevo non comprarle!!
Ma il mio shopping d'oltreoceano non finisce qui...
The urban fashionist

martedì 9 novembre 2010

Quando Fashion sposerà Urban...

Quando Fashion sposerà Urban nasceranno diverse stilose creature..

Questa maglietta è stata realizzata quest'estate ed è l'inizio di quella che spero sarà una lunga e divertente avventura creativa.
UrbanBox (fratello maggiore di Urbanfashion) è un progetto ambizioso e innovativo, che coinvolge architetti e urbanisti del Politecnico di Milano e non, e che diventerà presto un portale di riferimento di questo mondo (ma non è questa la sede più adatta a parlarne..)
Seguendo l'onda UrbanBox ho deciso di creare, insieme al mio fidanzato, queste t-shirt prototipo (prodotte in numero ridottissimo e per questo esclusive), che abbiamo indossato per tutta l'estate.
Abbiamo scelto un cotone particolare e ruvido, vestibilità slim sia per uomo che per donna e modificato quello che era il logo creativo inizialmente ideato.
Gli abbinamenti per questa t-shirt sono infiniti..supersportiva con jeans e scarpe da tennis, casual con pantaloni in tessuto e ballerine, chic abbinata a raso o ad una gonna a vita alta con tronchetti, elegante con giacca e tacco alto. Mi sono davvero sbizzarrita e trovo che il risulato sia sempre stato ottimo.
Ovviamente la maglietta fa parte di un progetto di realizzazione mooolto più esteso!
Vi mostro qualche idea della prima collezione, che presto vi mostrerò aggiornata (con il logo attuale) e completa.




La vostra Urban fashionist

martedì 2 novembre 2010

Magici legging

I leggins già da qualche stagione sono protagosti dei nostri guardaroba, ideati e prodotti in ogni colore, lunghezza e tessuto. Li abbiamo indossati quest'estate con saldali e infradito e li indosseremo ancora in questa stagione invernale nella versione più coprente e a volte luccicante, con ballerine, tronchetti, ma soprattutto con i miei amati stivali.
Non posso non consigliarvi, care ragazze, di fare sempre attenzione, perchè prima di tutto importa chi li indossa e come, più che cosa.


Questo capo, lasciato in eredità dagli anni '80, può essere davvero un ottimo alleato del nostro look se indossato nel modo giusto e con la giusta scarpa.
Se non abbiamo una gamba sottilissima non indossiamolo con delle scarpe basse, ma abbiniamoli ad uno stivale o ad una scarpa alta. Scegliamo una tinta unita in nylon o in cotone per il giorno, o un tessuto più "luccicante" per la sera.
Indossateli con un vestitino o per sostituire i collant con la minigonna o meglio ancora con un maxi pull..davvero trendy!
In qualunque modo vogliate indossarli cercate sempre di sentirvi sempre a vostro agio, scegliete un tessuto che a contatto della pelle sia sempre piacevole e non una tortura continua.
Sfatiamo il mito che ciò che è fashion solitamente debba essere fastidioso da indossare.
La grande Coco Chanel, che non mi stanco mai di citare, ha lottato per anni perchè l'abbigliamento femminile venisse liberato da corpetti, merletti e strati di tessuto inutile, creando linee d'abiti comode, eleganti e ultra femminili senza appensantirci mai.

The urban fashionist

venerdì 29 ottobre 2010

A Venezia come a Napoli

Durante il mio ultimo weekend in trasferta, ho gironzolato per Venezia, con lo scopo di visitare la stupefacente Biennale d'Architettura (mostra davvero affascinante anche per chi non è del mestiere).
Ma non ci si aspetta mai di ritrovarsi davanti ad uno spettacolo del genere nell'elegante e ricercatissima città veneta..
Anche i veneziani, che tra gli italiani ritengono di essere una le comunità più distinte e raffinate, stendono il loro bucato in strada..o peggio ancora direttamente sui canali della laguna!
Tutto il mondo è paese!

Th urban fashionist

venerdì 15 ottobre 2010

Che sia benedetta la moda che ci mantiene volubili e leggere, anche quando vorremmo essere profonde.

Cosa piace fare alle donne? Di quale attività estremamente nociva e distruttiva ci occupiamo troppo spesso?
Sviscerare, discutere fino alla distruzione di ogni tutti quegli argomenti, anche superflui, che facciamo diventare pesanti. Perché? Masochiste, autolesioniste?!
La categoria femminile troppo spesso viene additata  per quella voglia continua di parlare.. parlare.. parlare con le nostre amiche o peggio ancora con i nostri uomini di ogni situazione importante o meno importante che sia, fino a renderla una cosa gigantesca!!!
Liberiamoci di questo pregiudizio sulle donne e parliamo meno!
Dedichiamo i nostri sforzi e il nostro tempo a noi stesse, per sviluppare i nostri pensieri e le nostre idee, senza doverle condividere per forza con qualcuno. Sogniamo ed agiamo, sentiamoci libere dal doverci giustificare con qualcuno per le nostre azioni, ma facciamole e basta.
La moda può essere espressione, veicola il nostro essere. Ci permette di sperimentare e cambiare. Ci rende libere di essere leggere e superficiali anche quando invece vorremmo essere profonde.
Diciamoci la verità.. a volte vorremmo semplicemente allontanarci dal lavoro, dai problemi quotidiani, dalla triste cronaca e concederci una  salutare seduta di shopping per placare le nostre ansie e rendere tutto più leggero..
The urban fashionist

giovedì 14 ottobre 2010

CHEAP&CHIC in the city n° 3...animali a piede libero

Si vocifera che qualche leopardo..leone..e gepardo..con passo felpato si siano insinuati nei nostri guardaroba..bisognerebbe averne più paura!
Non sempre indossare magliette con stampe fatte direttamente nella giungla, o colli inverosimili da vere regine leonesse..o peggio ancora mucche travestiste da borse, sia sempre una buona idea!

Ed ecco a voi la borsa muccata...inguardabile!!! Non è accettabile un accessorio del genere in città abbinato a qualsiasi tipo di abbigliamento..magari in una fattoria...Muuuuuuuuu


Trovo invece molto carina la maxi shirt leopardata abbinata a leggins e ballerine.
Morale della favola animale si, ma senza abusarne!


Vorrei mostrarvi ancora un gran personaggio incontrato in questi giorni..

Scarpa da tennis datata 1989..
Maglione di lana AZZURRO fatto dalla nonna ai ferri..
Foulard ROSA annodato in gola come se fosse una corda per impiccarsi..
Zaino e borsa NON classificati..

Nella giungla cittadina così non puoi sopravvivere..

a presto

The urban fashionist

martedì 12 ottobre 2010

The matter of Style

"Pochi hanno maledetto la guerra per la carenza di stoffe pregiate. Coco è tra quei pochi. Ma per la sua attitudine ad andare avanti comunque, per la sua flessibilità nell'adattarsi a soluzioni più audaci, se la cava assai meglio rispetto alla quasi totalità dei concorrenti che in quei mesi tentano di sopravvivere sul mercato producendo alta moda.

Il problema è soprattutto orientato sulla quantità di stoffe disponibili. Data la difficoltà di assicurarsene, si rischia di dover rallentare la produzione. Un colpo di fortuna e un tocco di genio aiutano Coco. Chiacchierando con la fidata Adrienne, le torna in mente il caso di un industraile protagonista di un cattivo affare. Costui di nome Rodier, aveva acquistato un enorme quantitativo di jersey, sperando di venderlo a sua volta ai fabbricanti di moda. Ma gli era rimasto tutto nei magazzini, interamente invenduto perchè considerato un tessuto povero, scadente e assolutamente inadeguato a confezioni di pregio. Dopo una trattativa sul giusto costo del materiale, la prima consegna di jersey arriva all'atelier Chanel. Coco si rinchiude nel suo laboratorio per capire cosa può tirare fuori dal quel tessuto. Quella maglia rasata, ottenuta con un lavoro di aghi, non è affatto semplice da lavorare. E infatti i primi tentativi la scoraggiano. Ma uscire da lì dentro senza almeno un risultato decoroso sarebbe una evidente sconfitta. No, impossibile.
La difficoltà che trova col jersey è tutta nel dare curve al disegno dell'abito, specie sui fianchi. La soluzione è semplice, banale. Basta eliminare ogni evidenza al punto vita. E se questo vuol dire una nuova piccola rivoluzione del gusto, al diavolo tutte le prudenze. Meglio così. Per sperimentare la novità, disegna su se stessa il primo esemplare, una tecnica che del resto usa molto spesso. E' una giacca tre-quarti che fila via completamente dritta all'altezza della vita. Un modello che non ha precedenti, nel taglio e nel tessuto. Ma è Chanel". Tratto dal libro "Chanel Una vita da favola" di A. Signorini


In passato.. come oggi, quello che conta è solo lo stile!

The urban fashionist

domenica 10 ottobre 2010

La moda è la raffinatezza che corre davanti alla volgarità e teme di essere sorpassata.

Quello che indossiamo diventa la nostra seconda pelle, comunica, come
il nostro corpo, al resto del mondo chi siamo. Quando riflettiamo su
un nuovo tatuaggio da fare, ci pensiamo bene, cerchiamo idee o meglio
ancora ci facciamo influenzare nella scelta da un'esperienza o da
emozioni provate.

Allo stesso modo quando ci confrontiamo con il nostro guardaroba
dovremmo poter ritrovare il nostro essere, le nostre esperienze e i
nostri cambiamenti.
I jeans dismessi in fondo all'armadio sono il simbolo della nostra
crescita, della nostra evoluzione e del nostro passato.
Quando sul nostro corpo appare un nuovo tatuaggio e' importate tanto quanto un
cambiamento nel nostro stile e quindi nel nostro essere. Con lo stesso
impegno con cui scegliamo quello che per sempre resterà sulla nostra
pelle, dovremmo selezionare quello che decidiamo di indossare perchè farà parte del nostro modo di essere.

The Urban fashionist

lunedì 4 ottobre 2010

CHEAP&CHIC in the city n°2

Eccoci a una nuova e avvincente puntata di cheap&chic.
La mia prima vittima:
Maxi-pull beige abbinato a larghi e sformati pantaloni militari..no no non ci siamo..
Borsa di ecopelle decorata con bottone in legno e trecce...ma dov'è stato comprato questo scempio?!
Il maxi-pull sarà ancora molto utilizzato quest'inverno, ma abbiniamolo ai leggins, oppure a jeans superattillati, il tutto completato da uno stivale alto o da un tronchetto (vedi post Tronchetto-mania).
Sulla borsa non ho molto da dire..absolutely cheap.
Ragazze ricordate che avere una bella borsa, possibilmente di uno stilista, può totalmente valorizzare il vostro look, qualsiasi cosa voi indossiate.

Ci piace molto la giacca in pelle grigia abbinata a pantaloni neri e maglia a righe. Le scarpe si vedono poco ma sono alte quanto basta a valorizzare questo look casual. Promossa!

Ancora una paio di foto per il vostro diletto..

Aaaahhhhhh che cos'è quella?!! Non può essere una gonna!!! non c'è bisogno di un commento eloquente direi..ma care fashionist se nel vostro guadaroba c'è qualcosa che somiglia a questa..allora bruciatela!


Assolutamente adorabile il tronchetto in pelle con dettaglio psichedelico abbinato ad un look total black.

The urban fashionist

venerdì 1 ottobre 2010

Tronchetto-mania

Sono il must del prossimo inverno! Le scarpe che ognuna di noi deve assolutamente avere per guadagnarsi qualche punto nel  fashionometro. Sono  stati pubblicati articoli su ogni testata di moda che si rispetti: questa è la stagione del  boots alla caviglia, detto volgarmente tronchetto.
Verrà riproposto in tutte le salse, di pelle, scamosciato, con pelliccia, antipioggia, con tacchi supervertiginosi, con le borchie. In una seduta di shopping non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Io stessa ne ho già acquistati due paia: nere e impermeabili DKNY (che adoro!) e la classica e sempre elegante francesina rivisitata di Manas.  
Poche semplici regole ragazze:  il tacco deve assolutamente esse alto e di conseguenza la qualità della scarpa elevata. Resto sempre convinta del fatto che comprare “tante” scarpe a poco prezzo non è mai un’ottima scelta.  Per una vera fashionist è fondamentale avere borse e scarpe di ottima qualità, che abbinate ad un guardaroba misto danno sempre un ottimo risultato. E poi quello che ci mettiamo ai piedi è importantissimo!
Indossate i boots con i jeans, con i leggins o con calze coprenti, ma attenzione..a meno che non abbiate lunghe e sottili gambe da fenicottero eviterei l’abbinamento con minigonne o shorts (altro must della stagione) perché ricordatevi che il “tronchetto” può stroncare ;-)
The urban fashionist

giovedì 30 settembre 2010

CHEAP&CHIC in the city

Ecco a voi la rubrica che vi mostra cos'è chic e cos'è cheap oggi in città.
Vado a caccia, armata di iphone, di personaggi che mettono addosso cose assolutamente fashion e di altri che invece indossano davvero il peggio..
Guardate un pò..

Questa ragazza..e sottolineo ragazza..indossa una borsa improponibile militare da uomo, con retro a quadri, a tracolla per giunta! E' piena all'inverosimie..absolutely cheap.
E che dire dei jeans larghi con il risvolto anni 80' su delle adidas unte e bisunte..cheap!



Absolutely chic il legging abbinato alla maglia in cotone grigia, il trench corto da pioggia, l'ombrello rosa antico (uno dei colori che ci piacerà indossare quest'inverno) e ancora si alla tracolla di pelle.
Promossa a pieni voti :-)
The Urban Fashionist

venerdì 24 settembre 2010

Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia

Benvenuti nel mio blog, creato per chi come me vive la moda del quotidiano e ama osservarla.
Non parlerò delle sfilate e delle grandi firme, ma del modo di ognuno di noi di interpretare la moda e di farla propria.
Durante i miei viaggi all'estero, ho constatato che noi italiani veniamo vissuti come "coloro che la moda la fanno"..ovvio prima vengono mandolino, pizza e pasta, ma subito dopo ci viene data estrema importanza per ciò che "noi Italiani" sappiamo in fatto di gusto del vestire, eleganza e tendenza.
Alcune ragazze coreane che ho frequentato durante un corso davano per scontato che qualsiasi cosa io mettessi addosso fosse di estrema tendenza e di conseguenza imitabile.
Ma è davvero così?! Davvero vivere nella città della moda e essere italiani fa di noi degli esperti?!
Io non credo. Chi come me vive a Milano, solo facendo una passeggiata in centro o prendendo la metro potrà constatare che in giro c'è gente che si veste davvero male...
E nei prossimi giorni vi mostrerò qualche esempio.
a presto
the urban fashionist